È ormai pacifico (tragico ossimoro) che siamo sull’orlo di un conflitto globale nucleare. Molti, forse tutti, moriranno molto presto fra indicibili sofferenze. Sembra non fregare niente a nessuno.
Dite che esagero? Certo, è normale che voi lo crediate. Funziona sempre così con le cassandre, non è una novità nella storia dell’uomo.
L’estate del 1939, alla vigilia dello scoppio della Seconda guerra mondiale, quando tutto ormai lasciava facilmente presagire che Hitler avrebbe invaso la Polonia innescando una guerra globale, la maggioranza degli italiani credeva che ciò non sarebbe mai accaduto. In primis lo credeva il suo «furbissimo» Duce, che si pavoneggiava di aver imbrigliato la Germania per mezzo di un trattato con cui il Furher si impegnava a non attaccare briga prima del 1942. Era Hitler, invece, ad aver imbrigliato il mascellone boccalone. Gli italiani erano felici e spensierati perché si erano messi nelle manone del brachicefalo in camicia nera e nonostante tutti gli esperti, (ma proprio tutti, pure il console italiano in Germania Bernardo Attolico, trattato da Mussolini come una Cassandra qualsiasi) avessero facilmente previsto lo scoppio della tragedia mondiale, allora come oggi a nessuno (o quasi) fregava niente.
Quando le tragedie sono troppo grandi si tende a credere che non accadranno.
È opinione di tutti i maggiori esperti di strategia militare che Putin farà presto uso di armi nucleari. Il Presidente degli Stati Uniti Sleepy (durm durm, in casalino) Joe Biden ha dichiarato che siamo sull’orlo dell’Armageddon nucleare. Se lo dico io… vabbé, ma se lo dice Biden un minimo dobbiamo dargli credito. O no? O è troppo spaventoso per essere credibile?
Spaventoso o meno, questa è la realtà. Una risoluzione del Parlamento Europeo del 6 ottobre sostenuta da tutti, ma proprio TUTTI da destra a sinistra (il prossimo che mi viene a dire io sono di destra, io sono di sinistra gli sputo in un occhio), ha stabilito il sostegno militare a oltranza all’Ucraina fino alla completa sconfitta della Russia, invitando a rispondere col nucleare al nucleare di Putin. Addirittura, Zelenskj chiede a gran voce un attacco atomico PREVENTIVO contro la Russia. Roba da pazzi criminali.
Infatti, l’hanno candidato immediatamente per il Nobel per la Pace. D’altra parte, cosa c’è di più pacifista che bombardare qualcuno con la bomba atomica? E non sarebbe neanche la prima volta che ci convincono che la bomba atomica sia uno strumento di pace. A Hiroshima e Nagasaki gli americani vaporizzarono in un batter d’occhio 210 mila civili inermi, per portare la pace. E la portarono! Non c’è niente di più pacifico di un nemico morto.
Bisogna essere chiari: siamo in guerra aperta con la Russia in barba alla Costituzione che lo vieta, ci stiamo armando fino ai denti e stiamo dando pressocché per scontato per iscritto, ufficialmente, che fronteggeremo un attacco atomico. Di fronte a questo, qual è la decisione dei nostri saggi capi? Nessuna trattativa, o vittoria o morte! Intelligente, no?
Alla fine, la pace arriverà, certo che arriverà. Bisognerà vedere se noi saremo vivi per vederla o se faremo come a Hiroshima. Pure gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki ottennero una pace ISTANTANEA. E non dissero neanche grazie agli americani che li avevano liberati da tanti anni di guerra!
D’altra parte, il gioco vale la candela. Senza la Crimea di nuovo nelle mani di Zelenskij, come faremmo a guardare in faccia i nostri figli? Secondo i governanti, è meglio che i nostri figli muoiano piuttosto che lasciare la Crimea a Putin. Io mio figlio già l’ho messo in guardia. Ho detto: Miche’, io ti voglio bene a papà, ma se mi toccano la Crimea… eh qualcuno dobbiamo pur sacrificarlo!
Secondo questi geni della politica, a voi di Trinitapoli, o di San Ferdinando o di Margherita o di Rocchetta Sant’Antonio, sta così a cuore l’Ucraina che siete disposti a tutto pur di non lasciare la Crimea a Putin. Mi chiedo: ma voi cosa possedete di così prezioso in Crimea, che ci tenete così tanto? I pozzi di petrolio? Il porto sul Mar Nero? I milioni di ettari coltivati? I ricconi e i signori della guerra tutte queste cose ce le hanno, per questo ci tengono, per questo ci dicono che dobbiamo morire, è logico. Ma voi? Voi perché state zitti? O addirittura fate il tifo per la guerra?
La mattina ci alziamo, facciamo come se fosse un giorno normale, ce ne fottiamo di quello che decidono questi balordi che si sentono liberi di farci ammazzare solo perché siamo costretti a votarli, li lasciamo condurci al macello. Ma siamo pecore? Siamo bovini dagli occhi languidi? Cosa siamo?
Se non ci alziamo subito a gridare a questi sciagurati che vogliamo la pace A OGNI COSTO, ci convinceranno che di tutto possiamo fare a meno (del lavoro, della dignità, di una casa, dell’elettricità, dei condizionatori, del riscaldamento), di tutto possiamo privarci, tranne che del Donbass. Ma dove cavolo sta il Donbass? Perché è importante per mio figlio morire sotto una bomba nucleare per il Donbass? Qualcuno sa rispondere? Davvero siete disposti a portare le nuove generazioni allo scannatoio per far ingrassare ancora i soliti ingordi riccastri avidi di potere e denaro?
Se non vi ribellate ora, se non gridate, è quello che succederà. Dovete gridare, dovete reagire. Dobbiamo tutti!
C’è una possibilità che qualcuno sopravviva all’imminente apocalisse nucleare e che fra quel qualcuno ci sia il sottoscritto, il quale, avendo la sola qualità di gridare i propri pensieri su carta, si prenderà la briga di fare, con le dovute proporzioni, ciò che fece il grande Carlo Emilio Gadda (scrittore geniale e irripetibile, un mito) contro Mussolini.
Il Duce del fascismo trascinò l’Italia in una guerra folle e suicida, e gli italiani si sfogarono in maniera macabra sul suo cadavere. Errore e orrore. Non fu il suo corpo a rendere Mussolini il trascinatore di popoli imbelli che fu, ma l’immagine che ne propagandava. E Gadda, affinché le future generazioni non fossero mai più colte dal fascino del capo supremo, infarcì il suo capolavoro Quer Pasticciaccio Brutto De Via Merulana di epiteti che demolivano l’immagine del dittatore, descrivendolo per quello che fu: Capocamorra, Sozzo, Nullapensante, Involuto, Barocco, Maccheronico, il Grinta, il Batrace, Giuda Imbombettato, Appiccata Carogna, Culone In Cavallo, il Merda, il Sozzo, il Somaro Principe, Primo Maresciallo del Cacchio, il Mascelluto, Gaglioffo Ipocalcico[1], Gran Cacchio, il Fava, Maccherone Ingrognato, Scacarcione Mago, Priapo, Maccherone Maramaldo, Erotomane Narcisista.
Ovviamente, Gadda lo leggono in pochi, ecco perché quando viene fuori il nuovo Culone In Cavallo siamo lì a osannarlo, anziché sbeffeggiarlo. Oggi i personaggi ci sono tutti. Abbiamo il Capocamorra che tira le fila, il Primo Maresciallo del cacchio che esegue gli ordini, il Merda che minaccia il mondo, lo Scacarcione Mago che doveva salvare l’Italia e ci ha infilati in un vicolo cieco, i Maccheroni Ingrognati che siamo noi che ci affidiamo a questi Giuda imbombettati.
Le parole le ha trovate Gadda. Gridatele!
[1] Gaglioffo Ipocalcico è il mio preferito: l’ipocalcemia causa sintomi neurologici o psicologici, come confusione, perdita della memoria, delirio, depressione e allucinazioni. Ma anche Culone In Cavallo non è male.