La direzione didattica della Scuola Elementare “don Milani”, in collaborazione con il Centro di Lettura Globeglotter, rende omaggio a Peppino Lupo, il maestro poeta, scomparso nell’agosto scorso, che ha insegnato 40 anni nell’istituto scolastico trinitapolese, di cui è stato anche vicario per più di un ventennio.
La lettura delle sue liriche sarà affidata a Giacomo Capodivento, Pierino Di Leo, Pietro Maggio e ai piccoli studenti che, sotto la guida degli esperti dialettofoni, hanno avuto l’opportunità di apprezzare i versi in dialetto “casalino”, la lingua che il poeta aveva scelto come colonna sonora delle sue composizioni.
Dottore in pedagogia, Peppino Lupo ha ricoperto numerosi incarichi in istituzioni culturali come la Società di Storia Patria per la Puglia e l’Archeoclub d’Italia. È stato socio onorario del Centro di Lettura Globeglotter e membro del comitato di redazione di “Figli e Fogli del Casale”.
Le note biografiche e le peculiarità della sua opera poetica saranno tracciate da Mariella Giannattasio e Antonietta D’Introno, la prima ex preside della “don Milani” e la seconda coautrice di ricerche linguistiche pubblicate con lui. Il dirigente scolastico Salvatore Mininno e il vicario Donato Piccinino faranno gli onori di casa e metteranno a disposizione della biblioteca d’istituto tutte le opere del Maestro per promuoverne la lettura.
Gli amici lo chiamavano “il lupo dalle tante vite”, un lupo che ha messo in serie difficoltà i suoi biografi, il cui compito è stato quello di mettere ordine ad un vortice di passioni, di iniziative, di idee e di attività che Peppino riusciva a mescolare senza risparmiare e trascurare nulla.
“Le tante vite del Maestro Peppino Lupo – musica, poesie e ricordi di un insegnante poeta” è infatti il titolo dato all’evento organizzato nel giardino interno della Scuola Elementare “don Milani”, martedì 25 giugno alle ore 18,30.
Peppino Beltotto, suo compagno di viaggi nel mondo, ha invece ricostruito la sua vita attraverso un ricco e interessante archivio fotografico che farà conoscere al pubblico un Peppino Lupo inedito.
Non poteva mancare la musica in una serata a lui dedicata. Saranno le note del sassofono di Michele Di Biase a risuonare nel giardino di viale Giovanni XXIII a Trinitapoli e a coinvolgere i presenti in un ricordo meno malinconico, così come avrebbe voluto Peppino Lupo.
Ai poeti tocca accendere una lampada e sparire. Ma se la luce continua a risplendere negli anni vuol dire che sono riusciti a conquistare un pezzetto di “infinito” al di là del limite temporale della loro vita terrena.
ANTONIETTA D’INTRONO
Via: Corriereofanto