I cittadini di Trinitapoli, dopo l’uscita del comune dal consorzio della S.I.A. s.r.l., ritengono che i costi della tassa dei rifiuti siano molto alti commisurati alla qualità del servizio.
Dopo la battaglia dei consiglieri di opposizione, l’amministrazione presieduta dal sindaco Francesco di Feo (Fratelli d’Italia + Lega) ha finalmente deciso di vendere, utilizzando la piattaforma CONAI, le frazioni della differenziata, in particolare il vetro che in precedenza risultava “regalato”. Nel 2015 e 2016 Trinitapoli era riuscita a raggiungere quasi il 50% della raccolta differenziata. Ora, nei primi nove mesi del 2019, “inspiegabilmente” si riscontrano molti punti in meno.
ARTICOLO UNO intende coinvolgere sempre di più i cittadini attraverso un programma di informazione continua e capillare che il comune non ha mai messo in atto dal momento che non organizza incontri pubblici, non studia azioni di controllo e contrasto dell’abbandono di rifiuti e convoca persino i consigli comunali di mattina quando la gente lavora.
ARTICOLO UNO considera la partecipazione dei cittadini al governo della città un’assoluta priorità. L’assemblea del 20 dicembre 2019 (ore 18, sezione di corso Trinità) è finalizzata a redigere un piano che possa individuare azioni concrete per promuovere ed incentivare la raccolta differenziata. I rifiuti devono diventare una risorsa per il paese che, con l’ottimismo della volontà, ci auguriamo possa in futuro “fregiarsi” del titolo di comune riciclone.
I Comuni Ricicloni premiati in Puglia nel 2019 sono 87 (55 nel 2018), con una media percentuale di raccolta differenziata pari al 54,2% (47,5% nel 2018); 5 comuni (Bitritto, Motta Montecorvino, Casamassima, Bitetto e Montemesola) si distinguono ulteriormente con la qualifica di “Comune Rifiuti Free”, per aver contenuto la produzione di secco residuo al di sotto dei 75 Kg all’anno. Queste qualifiche sono il biglietto di presentazione di un paese civile e solidale.