La decisione di non votare la lista “Libera Trinitapoli”, che fronteggia quella monocolore della destra, diventa per ARTICOLO UNO lo stimolo per un nuovo inizio basato sulla partecipazione attiva e democratica al governo del paese.
Coordinamento Articolo Uno.
Il 20 e il 21 settembre i cittadini saranno chiamati ad esprimere il loro voto per la Regione, per il Comune e per il Referendum sulla riduzione del numero dei parlamentari.
Le compagne e i compagni di Articolo UNO, dopo un’appassionata discussione che si è svolta nella storica sezione del partito di corso Trinità, hanno deciso di non partecipare al voto per le prossime Elezioni Comunali. Manterranno, ovviamente, l’impegno di votare alle regionali i candidati Andrea Patruno e Maria Clinco nella lista SENSO CIVICO a sostegno di Michele Emiliano e di esprimere un NO, forte e deciso, al referendum.
Nessuna delle due liste che sono state presentate risponde alla necessità di dare la svolta politico-amministrativa che la nostra città richiede ormai da tempo. Alla lista monocolore della destra, capeggiata questa volta da Emanuele Losapio, il Movimento dei Cavalli ha contrapposto una alleanza con Forza Italia, con la Lega di Salvini e con il PD, dando luogo ad una inedita ed inaccettabile coalizione di centrodestra.
La coalizione, mai sconfessata dai dirigenti locali e provinciali di Forza Italia e Lega con Salvini, fu decisa a Barletta in una riunione riservata alla presenza dei dirigenti del PD, tra Annamaria Tarantino, Donato Piccinino e Lillino Barisciano a cui fu affidata la candidatura a sindaco e una ipotesi di composizione della futura giunta. Nasce così la lista “Libera Trinitapoli”.
Il quadro dell’accordo apparve definitivamente chiaro quando apprendemmo che uno dei 4 candidati presenti nella lista per conto di Forza Italia aveva accettato anche la candidatura alle elezioni regionali contro Michele Emiliano.
Falliva lo strenuo tentativo di ricostituire un’autentica coalizione di centrosinistra che ponesse fine alla infausta lacerazione del 2016. Ci eravamo impegnati per un mese intero a persuadere i maggiori responsabili di quella stagione sciagurata a compiere un passo indietro e a consentire la discesa in campo di nuove leve. Abbiamo constatato amaramente che Barisciano e Tarantino, anziché fare un passo indietro ne facevano due in avanti, alleandosi con la Lega e con Forza Italia che nel frattempo riconquistava definitivamente il consigliere Andrea Minervino con la sua candidatura alle elezioni regionali.
Che fare?
Da un lato la lista monocolore di Fratelli d’Italia e dall’altro una coalizione di centro-destra tra Movimento dei Cavalli, PD, Lega e Forza Italia.
Per 9 anni senza rappresentanza in Consiglio Comunale e sempre in solitudine, abbiamo combattuto la coalizione di destra con iniziative pubbliche, volantinaggi, manifesti e articoli di giornale nella speranza di costituire un’alleanza di centro sinistra e antifascista, rinnovata negli uomini e nei programmi, nell’interesse della città con autentico spirito di servizio e non per esclusiva e smodata ambizione di potere.
Che fare?
Oggi ci ritroviamo gli avversari di ieri diventati gli alleati di oggi grazie ad una miracolosa notte barlettana. Abbiamo fallito. Evidentemente i tempi non sono ancora maturi, ma non possiamo consegnarci ad una alleanza con coloro che abbiamo combattuto e che ad ogni livello, comunale, regionale e nazionale sono e restano i nostri avversari, neanche nascondendoci dietro l’ingannevole etichetta di “coalizione di salute pubblica”.
Non si combatte la destra alleandosi con essa. Contraddizione irrisolvibile.
Ci hanno suggerito” di chiudere un occhio”, oppure “di turarci il naso”, oppure “di inghiottire il rospo”. Accettare significherebbe contribuire all’onda di disprezzo della politica che ormai da troppi decenni viene alimentata nella coscienza degli italiani.
La scelta di non votare per il Comune non è quindi assolutamente un atteggiamento di rinuncia e disimpegno ma una decisione che ha solide motivazioni politiche e di specchiata coerenza.
Continueremo a svolgere il ruolo di cittadinanza attiva restando fuori da questa competizione elettorale amministrativa ma mantenendo alto l’impegno a contrastare le spinte di destra “in qualsiasi forma si presentino” e ricercando sempre il dialogo e l’unità con tutte le forze politiche, sociali, culturali di centrosinistra del nostro Paese.