“Si risponde alla drammatica crisi di vendite dei libri con le sagre di paese, condannandosi con questa parcellizzazione alla marginalità. La promozione della lettura mediante fiere e festival nel nostro Paese è ostaggio della logica dei campanili, con la politica locale che si contende i finanziamenti governativi o regionali o privati”. Nessuna visione d’insieme, nessuna strategia comune, nessun “vero” interesse a far crescere il numero dei lettori.
Assistiamo spesso a patetici scambi di targhe ricordo, ad assegnazioni di premi “prestigiosi” e ai flash di luce riflessa di modesti intellettuali di provincia che inneggiano ai piaceri della lettura paradossalmente in un mercato librario in profondo rosso. Ma il “dopo festival” non interessa a nessuno. Si ricomincia solo a lavorare per la prossima sagra del prosciutto, pardon, del libro, che raddoppierà le presenze nei suggestivi borghi antichi della nostra bella Italia. Come diceva il giornalista Alessio Viola “PIAZZE PIENE E LIBRERIE VUOTE”!
Iniziamo la rubrica di “Una foto al mese”con la bella immagine scattata 10 anni fa in via Cairoli, a Trinitapoli( BT) in occasione della edizione di LibriAmo 2010, forse la prima rassegna di promozione della lettura che ha avuto luogo in Puglia.
Il Centro di Lettura Globeglotter, organizzatore di ben 19 edizioni, non ha mai utilizzato un euro di danaro pubblico e non ha mai investito soldi in pubblicità su giornali e televisione ritenendo inutili questi costi che non servivano affatto a far crescere l’interesse per la carta stampata. Si sono privilegiate le “idee” e l’originalità del format organizzativo che ha sicuramente avuto un grande successo se si tien conto del numero dei “copia e incolla”riproposti da enti pubblici e privati in Italia con grande piacere del Centro di Lettura. Si pensi, ad esempio, al bookcrossing che è stato sperimentato per la prima volta in Puglia a Trinitapoli nel 1999 e alle letture ad alta voce sui treni regionali nel 2001, quando i pendolari chiamavano la polizia ferroviaria per “bloccare i pazzi che stavano recitando ad alta voce una poesia di Pablo Neruda”.
Lode alle belle copie!
Globeglotter.it